Lupi attaccano ovile, morte 8 pecore
I lupi continuano a funestare la tranquillità degli allevatori nocesi. Nella notte tra venerdì e sabato un branco di lupi ha azzannato, ferendoli a morte, otto pecore dell’azienda agricola D’Onghia situata in contrada San Giacomo a circa 3km dal centro abitato.
Stando al racconto degli allevatori i lupi si sarebbero introdotti all’interno dell’ovile recintato e avrebbero accoppato otto capi tra i quali cinque pecore, un agnello di poche settimane e due arieti. Ad accorgersene sarebbero stati proprio i proprietari giunti in primissima mattinata per iniziare i lavori nell’azienda agricola. La bellissima attività a conduzione familiare, oltre papà Francesco ci sono i figli Vito e Giovanni, alleva circa 180 capi tra bovini, suini e ovini. Un’attività che va avanti con enormi sacrifici sopportati dagli allevatori che devono barcamenarsi tra le incombenti difficoltà che il settore sta attraversando, non a caso giovedì scorso i trattori di Coldiretti hanno invaso il lungomare di Bari per protestare contro la fauna selvatica e altre emergenze, tra cui acqua e xylella.
Situazione insostenibile se si pensa che oltre al danno c’è la beffa. Infatti oltre allo sfumare dell’investimento per i capi di allevamento abbattuti ci sarebbero le spese per lo smaltimento delle carcasse. Inoltre il personale specializzato deve constatare che l’attacco sia stato effettivamente svolto da un lupo e non da un cane inselvatichito. E questo, dicono gli allevatori, è l’ultimo di una lunga serie di attacchi che si stanno verificando nell’ultimo periodo nel territorio rurale a sud di Noci tra le vie per Martina Franca e Mottola. Appena la settimana scorsa un’altra azienda agricola del posto aveva subito un attacco in cui vi hanno fatto le spese cinque maiali.
Gli allevatori tutti invocano l’intervento delle autorità competenti e pubblica amministrazione per arginare il fenomeno della fauna selvatica che tra lupi e cinghiali sta mettendo in ginocchio il settore allevatoriale locale.